Il ruolo del microbiota nelle relazioni?
- Dott.ssa Chiara Cleopatra
- 20 set
- Tempo di lettura: 3 min

Connessione intestino-emozioni e qualità dei legami affettivi
Parlare di relazioni sane significa esplorare il linguaggio delle emozioni, della comunicazione, della psicologia. Eppure, la scienza degli ultimi anni ci invita a considerare anche un piano meno evidente ma fondamentale: il ruolo del microbiota intestinale, quell’universo invisibile di trilioni di microrganismi che abita il nostro corpo.
La psiconeuroimmunologia e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ci mostrano che l’equilibrio interno del corpo non è separato dalla qualità delle nostre relazioni. L’intestino è non solo “secondo cervello” ma anche radice energetica della fiducia.
🧠 L’asse intestino-cervello (gut-brain axis) mette in dialogo sistema nervoso centrale, immunitario ed endocrino. Neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e GABA, prodotti in gran parte a livello intestinale, influenzano la stabilità emotiva e la resilienza.
Uno studio di Cryan et al. (2022) ha mostrato come la diversità del microbiota regoli direttamente l’umore e la reattività sociale. Parallelamente, la MTC riconosce all’Intestino Crasso e alla Milza/Pancreas il compito di trasformare ed eliminare ciò che non serve, sia sul piano fisico che emotivo. Una stasi in questi sistemi si traduce in pesantezza, ansia, difficoltà a “lasciar andare” anche nelle relazioni.
💞 Microbiota e relazioni
Quando l’asse intestino-cervello funziona, il corpo sostiene apertura, calma, empatia. Quando è squilibrato, prevalgono irritabilità, chiusura e sfiducia. Le ricerche (Tillisch et al., 2013) hanno mostrato che anche un semplice intervento sul microbiota può modulare la percezione emotiva e migliorare la capacità di gestire i conflitti.
La MTC direbbe: “Se il Qi della Milza è debole, anche il Cuore soffre”, indicando come un disequilibrio digestivo possa riflettersi direttamente sull’armonia delle emozioni.
🌿 Interventi integrati: nutraceutica e MTC
Oggi sappiamo che per rafforzare il microbiota non bastano le buone intenzioni. Servono strumenti specifici, che uniscano scienza e tradizione. Ecco alcuni esempi:
🔹 Probiotici di nuova generazione (es. Lactobacillus rhamnosus GG, Bifidobacterium longum) → modulano ansia e regolano il sistema nervoso enterico.
🔹 Prebiotici mirati (inulina, FOS) → favoriscono la crescita di ceppi benefici, creando resilienza emotiva.
🔹 Postbiotici (metaboliti attivi come acidi grassi a catena corta) → sostengono la barriera intestinale, migliorando anche la tolleranza allo stress.
🔹 Fitoterapia MTC: decotti a base di Huang Qi (Astragalo) e Bai Zhu (Atractylodes) rinforzano il Qi della Milza, favorendo centratura e stabilità emotiva.
🔹 Micoterapia: il Reishi (Ling Zhi) è noto sia in studi occidentali che nella MTC per armonizzare il sistema immunitario e favorire serenità interiore.
🔹 Integrazione nutraceutica specifica: estratti di polifenoli (es. quercetina), omega-3 e triptofano contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a potenziare la produzione di serotonina.
💡 In un percorso integrato, la scelta degli integratori e dei rimedi MTC va sempre personalizzata in base alla costituzione e al momento di vita della persona.
Il microbiota ci ricorda che le relazioni non nascono solo da emozioni o pensieri, ma da una fisiologia che sostiene la possibilità stessa di stare in connessione.
La Medicina Tradizionale Cinese integra questa visione, mostrando come l’energia del corpo e la sua armonia interna siano la base di ogni incontro autentico.
Nutrire la propria flora interiore e rafforzare il Qi significa aprire spazi di fiducia, coerenza e reciprocità anche nelle relazioni.
📚 Fonti
Cryan, J. F., et al. (2022). Gut microbiota and the regulation of brain and behavior. Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology.
Tillisch, K., et al. (2013). Consumption of fermented milk product with probiotic modulates brain activity. Gastroenterology.
Mayer, E. A. (2016). The Mind-Gut Connection. HarperCollins.
Unschuld, P. U. (2015). Traditional Chinese Medicine: Heritage and Adaptation.
Commenti