Come capire se le tue abitudini quotidiane ti rendono ansiosə e cosa fare per modificarle

Può sembrare inconsueto, ma più spesso di quanto sembri, siamo proprio noi stessə ad alimentare e far sì che si instauri un'abitudine nel nostro quotidiano, anche quando questa si rivela disfunzionale.
Nella fattispecie siamo perfettamente in grado di creare vere e proprie routine ansiogene, senza nemmeno rendercene conto.
Come mai?
Fisiologicamente molto spesso vengono attivati i circuiti della ricompensa a livello neurologico automaticamente e leghiamo questi ad emozioni che immaginiamo siano socialmente condivise o più semplicemente e banalmente, "positive", anche se in realtà, non lo sono affatto. Ad esempio quindi possiamo pensare che avere una giornata "ad incastri" senza nemmeno una piccola pausa ogni ora e 30 minuti per il pranzo ci faccia sentire attivə, efficaci, autodeterminatə, motivatə. Oppure ancora, non ascoltare ciò che realmente "spinge" dentro di noi perché magari non è condiviso dal nostro gruppo familiare o amicale, non valga la pena di essere esplorato, quindi troviamo alternative per "dimenticarci" di questa o quell'altra cosa.
Brewer che è un ricercatore e uno psichiatra, autorità statunitense rispetto ad alcuni studi sull'ansia mostra come questa esista all'interno delle abitudini che compongono la nostra vita quotidiana, ma soprattutto come le abitudini siano difficili da debellare, quasi come fossero "appiccicose". Non se ne andranno solo perché ci diciamo di respirare, perché, per quanto possa sembrare assurdo quando si parla di ansia, il nostro cervello è attratto da queste abitudini perché creano un senso di gratificazione.
Prima di provare a cambiare qualcosa, soprattutto se è un'abitudine radicata in noi da molto tempo, dobbiamo dedicare un po' di questo ad osservare attentamente il nostro comportamento quando proviamo ansia. Solo allora, mostrando visceralmente al nostro cervello quanto queste abitudini non siano gratificanti, possiamo passare a crearne praticamente delle nuove.
Ecco allora qualche step utile per impostare un funzionale lavoro di "cambiamento" della propria routine personale.
1) Tracciare una mappa delle abitudini ansiogene
Se lotti con l'ansia, è probabile che questa sia diventata familiare nella tua vita. Le nostre abitudini esistono in cicli che consistono in una causa scatenante, un comportamento e un risultato.
Per esempio:
Innesco: sensazione di ansia
Comportamento: Mangiare qualcosa di dolce
Risultato: Distrarsi dall'ansia
A volte l'ansia oltre ad innescare un ciclo di abitudini, può anche esserne il risultato:
Innesco: Sentirsi demotivati al lavoro
Comportamento: Leggere le notizie
Risultato: Sentirsi in ansia per lo stato del mondo
Ma l'abitudine forte e strutturata legata all'ansia è questo schema di base, in cui molti di noi cadono, in cui l'ansia si rinforza da sola:
Innesco: Sentirsi ansiosi
Comportamento: Preoccuparsi (ruminare su ciò che non va, su ciò che potrebbe andare male, ecc.)